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Vorrei ringraziare subito mia Nonna (prima che mi dimentico 😊), perché – moltissimi anni fa – mi diceva sempre: “Se te vuria fà i cos per ben, fatteli in de per ti!” (tradotto “Se vuoi fare le cose fatte bene, fattele da solo!”). Ed io non potevo assolutamente deluderla! Quindi, decisi di prenderla proprio “in parola”. Infatti – nel lontano 2011 –, mi trasformai in un “libero professionista”, ma soprattutto in una persona “indipendente”, creativa, dinamica e aperta al mondo. E così, da quei giorni che “furono”, non mi sono più fermato! Sono diventato il “Samuelito” che lei avrebbe voluto veder crescere, ma che purtroppo non ha fatto in tempo a “scoprire”.
Al contrario di quello che pensano molte persone dotate di una sola e unica “forma mentis” ( “sindrome del lavoratore dipendente, magari anche statale”), mettersi in proprio non è facile, diciamocelo una volta per tutte! Ci sono tante variabili – e forse anche un po’ di incoscienza –, che ti portano su un ottovolante di emozioni. Paura di non farcela, euforia al primo successo, insomma, c’è davvero di tutto. Ma iniziare è un momento davvero particolare!
Questa introduzione al mio concetto di idea imprenditoriale che – in pratica – è stata la spinta, utile e necessaria, per mettermi “in proprio”, mi porta – inevitabilmente- – a pensare anche a mia Mamma, la quale era in grado di riempire la mia vita di nuovi stimoli, input ed idee vincenti ogni volta che ne avevo bisogno e che è stata in grado di starmi vicina in ogni momento della mia vita, fino a quando – purtroppo – mi ha dovuto lasciare e non è potuta più stare al mio fianco (almeno fisicamente). Avrei tanto voluto che lei potesse vedere quello che sono diventato come uomo, come figlio e – soprattutto – quello che ho realizzato nella vita che lei mi donò molto tempo fa, ma il destino e la fatalità non hanno voluto che tutto ciò avvenisse.
Comunque sia andata per me e per mia Mamma, la scelta definitiva che mi ha portato verso la “libera professione” è stata indotta anche dalla lettura di alcuni libri durante il mio periodo di vita all’estero (“La Sacra Bibbia” e molti saggi di Anthony de Mello, Padre Gesuita e psicoterapeuta Indiano), periodo che si è rivelato fonte di rapporti veri che porto tuttora nel cuore.
Quando penso al mio lavoro, mi tornano inevitabilmente alla mente persone e tappe essenziali della mia vita e, tanto per restare in tema “Donne importanti nella mia vita”, ci tengo e sono fiero di sottolineare il fatto che le tematiche per la creazione della mia attività di consulenza strategica e aziendale mi sono state suggerite da Stefania. E’ una “Donna” vera che stimo molto e che negli ultimi quattro anni è stata capace di supportare le mie idee e di accompagnare la stesura dei testi di questo mio sito web, nonché di molti altri scritti professionali e personali. A lei va un mio ringraziamento speciale anche per la pazienza con cui ha saputo seguirmi, per la disponibilità che ha sempre dimostrato nei miei confronti, per gli utilissimi consigli che ha voluto donarmi e per gli insegnamenti che ha saputo inculcare in un “testardo” e “self-made man” come è il sottoscritto. Lei è stata l’unica in grado di insegnarmi ad usare la parte più razionale di me, a discapito del mio solito modo di ragionare con la pancia e reagire d’istinto, senza pensare a quello che dicevo o a come mi comportavo con la gente, insomma, quando non mi soffermavo mai a pensare prima di agire!
Questa mia analisi (marketing? NO … introspettiva!), mi fa pensare a Dio che riesce sempre a suggerirmi le giuste scelte da prendere nel mio cammino (I just wanna say thank you God for blessing me much more than I deserve).
Una menzione speciale va ai miei Clienti. La loro soddisfazione è il motore che mi spinge a fare sempre meglio, grazie per la fiducia.
“I miei Clienti sono i migliori amici e ospiti in casa mia, perché mi permettono di mantenere la mia famiglia e di vivere la bellissima vita che vivo!”
Mentre sto scrivendo questa mia pagina dei “ringraziamenti”, mi ritrovo a pensare poi al fatto di essere giunto al termine di un percorso che mi ha fatto crescere molto, che mi ha visto protagonista di nuove sfide e che mi ha fatto conoscere persone che lo hanno reso ancora più interessante. A loro un grazie di cuore per avere condiviso gioie ed emozioni e per essermi stati vicini nei momenti in cui ho fatto più fatica.
Penso che, comunque sia, due righe di ringraziamento non siano sufficienti ad esprimere la mia gratitudine per queste persone e per tutti coloro che – seppur non menzionati – sono sempre presenti. Mi ritengo davvero fortunato ad avere incontrato persone come voi.
Grazie a tutti!
Samuel
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